Ombre in rete
L’ombra-in-rete non è una rappresentazione: è un’icona, sorella dei grandi tori di Lescaux che sono “scrigni” della propria ombra.
La realtà dell’opera è infatti l’ombra invisibile presa nella rete cui ha dato forma.
Così l’opera finisce per godere dello stesso statuto ambiguo che ha l’ombra, a metà tra il mondo degli oggetti e quello della psiche che le dona un’anima, collocandola in un mondo superiore.
L’ombra-in-rete è una figura fatta pressoché di niente, ma che impone la sua presenza attraverso l’assenza cioè quell’altro niente che la abita.
(Pierre Restany, "Tra le maglie della materia")